Quando bambino e genitori arrivano per la prima volta in una struttura per l’infanzia, sono molti i consigli e le informazioni che trapelano parlando con gli "addetti ai lavori". Uno tra i primi consigli che l’educatore dà al genitore è quello di stare tranquilli per trasmettere calma e fiducia al bambino, ma anche quello di salutarlo sempre quando lo si lascia. Ma, badate bene, anche il momento del saluto deve seguire delle regole ed un iter ben preciso per non appesantire il momento del distacco.
Dove sono mamma e papà: ecco perchè il saluto è importante?
Quando i genitori decidono di affidare il proprio bambino a terzi (che siano familiari, educatori o baby sitter) sono consapevoli del reciproco dolore che proveranno. Il momento del distacco, come definito in precedenza, ha differenti sfaccettature e conseguenze, a seconda di come lo si affronta.
Troppo spesso i genitori "scappano in punta di piedi" per non farsi vedere dal bambino, credendo sia la soluzione migliore. Secondo alcune credenze popolari, non farsi vedere dal bambino, fuggendo come rei, è il metodo migliore per non far piangere il bambino al momento del distacco.
Nella realtà, però, il bambino rimane confuso, disorientato. Ciò avviene perché, al momento in cui il piccolo si rende conto dell’assenza del genitore subisce il vero trauma dell’abbandono. Il distacco, il saluto e la consapevolezza
Per evitare che il piccolo, quindi, viva tale trauma è di fondamentale importanza salutarlo sempre, ma nel modo corretto. Difatti, esiste un "iter" da seguire in questo delicato momento. Al momento del saluto, sicuramente, il piccolo piangerà, ma attraverso il saluto e la spiegazione il bambino col tempo imparerà a gestire tale emozione. Tale delucidazione porterà il bambino a comprendere che il genitore lo sta la sciando a persone di cui si fida per tornare a prenderlo.
Il distacco dal genitore è una fase assolutamente delicata, ma che il bambino deve sperimentare per poter procedere positivamente nel percorso di sviluppo sociale e cognitivo. Il modo migliore, quindi, per affrontare tale situazione è un approccio sincero e trasparente, anche perché bisogna ricordare che ai bambini non sfugge nulla. Al contrario, se non si saluta il bambino si può scatenare nel piccolo una reazione ed un sentimento legato all’inganno.Salutare sempre: ecco come fare!
Il personale del nido, se qualificato, sicuramente vi aiuterà a procedere attraverso il percorso del distacco, anche attraverso l’inserimento. Come in ogni altra situazione che coinvolga il bambino, l’elemento fondamentale è la tranquillità dell’adulto. Quando salutate il bambino, soprattutto se lo state lasciando al nido, cercate di salutarlo con serenità, sorridendo, in modo veloce.
Infatti, soffermarsi troppo prolunga il momento traumatico: una volta chiusa la porta il bambino si calma lasciandosi distrarre dagli altri bambini e dall’ambiente. Se al contrario terrete un comportamento altamente ansioso, si creerà la situazione inversa, il bambino comprenderà il vostro punto debole. Ma non solo, mostrandovi insicuri, di conseguenza, anche il bambino si porrà allo stesso modo difronte a questa nuova avventura. In questo modo negherete al bambino di vivere gli attimi di collettività in modo sereno. Inoltre, un saluto veloce, permette al bambino di apprendere la consapevolezza del genitore che sta andando via, senza sofferenza ulteriore.
